RICERCA ARTISTICA
Mi chiamo Daniele Gherrino e sono un chitarrista, compositore, improvvisatore e performer.
Svolgo un costante lavoro di ricerca sul suono e sulle tecniche dell’improvvisazione che mi ha portato a realizzare musiche per la danza ed il teatro, a concepire performances e sonorizzazioni per i musei, a svolgere attività concertistica in varie formazioni e a creare percorsi didattici e seminari.
Compongo sia partiture convenzionali che partiture grafiche per chitarra e per diversi ensemble realizzando opere sonore che seguano una drammaturgia narrativa.
Quando mi approccio alla composizione e all’improvvisazione cerco sempre di partire da una suggestione musicale, letteraria o da un qualsiasi concetto che mi interessi particolarmente sviluppandolo come un artigiano che lavora la materia. Mi piace l’idea di poter modellare gli elementi musicali fino al raggiungimento di forme che esprimano precise sensazioni. Il mio lavoro è quello di creare una narrazione musicale coerente, o consapevolmente incoerente, che possa incorniciare queste suggestioni su uno spartito o attraverso il tempo di un’improvvisazione.
Il mutamento è sicuramente un elemento fondante del mio modo di comporre e di improvvisare: spesso uso il mezzo dell’improvvisazione per riprendere in mano vecchie partiture e riadattarle secondo nuove necessità. Per questo definisco spesso le mie composizioni come “partiture aperte”, sempre suscettibili di sviluppo e di reinterpretazione, visualizzandole come contenitori di tante cellule sonore da cui attingere in un determinato istante e in un determinato luogo.
Trovo molto stimolante trovare una connessione con i luoghi che ospitano la mia musica. Conoscerne l’acustica, la sua storia, la posizione geografica, il ruolo nella comunità e i suoi mutamenti fa parte della mia ricerca. Cerco di “abitare” ogni luogo per dare un senso alla mia presenza e alla mia proposta artistica valorizzandola attraverso l’interazione con lo spazio.
Tutto il mio pensiero musicale ruota intorno al fare scelte e perseguirle fino in fondo passando in rassegna le varie possibilità espressive che queste decisioni mi offrono in un determinato istante, componendo e decomponendo in continuazione gli elementi sonori. Non è una questione di premeditazione quanto piuttosto di reattività e attenzione agli eventi presenti e ai dettagli attraverso un costante ascolto.
Il mio obiettivo è restituire attraverso opere musicali narrative l’attenzione e la cura con cui vengono lavorati i singoli suoni.
ENG
Daniele Gherrino’s ongoing research on sound and improvisation techniques has led him to compose music for dance and theatre, create performances and background music for museums, perform live concerts with various ensembles, and create didactic programs and seminars.
He composes both traditional musical scores and graphic ones for guitar and for various ensembles creating musical operas that follow narrative dramaturgy.
Daniele Gherrino’s approach to composition and improvisation always begins from a musical or literary suggestion or from any concept that interests him, modelling it like an artisan working with raw material. The idea is to model the musical elements until the desired shape that expresses precise sensations is reached. The focus of the work is to create a coherent musical narration, or a knowingly incoherent one, that can frame these suggestions on a music score or for the duration of an improvisation.
Changes are certainly a fundamental element to how he composes and improvises: in fact, he uses improvisation to readapt old music scores giving them new life depending on the specific need. That’s why he often describes his compositions as “open scores”, always susceptible to evolving and reinterpretation, visualizing them as vessels full of numerous sound cells from which one can draw from in a specific moment in a specific place.
It’s quite stimulating to find a connection with the places that embrace Gherrino’s music. Being aware of the acoustics, history, geographical position, role in the community and any or all mutations, are all part of his research. He therefore, tries to “inhabit” each place to give meaning to his presence there and to the artistic proposal, enhancing it through its interaction with the specific area.
Gherrino’s musical mind-set revolves around making choices and following them through and examining the various expressive possibilities that these decisions offer in a specific moment, continuously composing and then breaking down the musical elements. It’s not so much a matter of premeditation as it is of responsiveness and paying attention to present events and details through unceasing listening.
The goal is to give back through narrative musical operas the care and attention that have been bestowed on each individual sound.